Prima di cominciare
Stabilire i ruoli
Svolgiamo questo mestiere da molti anni e desideriamo mettere la nostra esperienza a disposizione di coloro che si avvicinano per la prima volta al mondo dell'editoria, o che vogliano migliorare le proprie competenze per acquisire maggiore autonomia nella preparazione dei propri scritti. Il nostro obiettivo è fare in modo che nessun aspetto del vostro lavoro venga trascurato.
Nel mondo della scrittura ci capita, a volte, di incontrare persone alle prime armi che ci chiedono consigli su come gestire i propri testi: quale programma utilizzare, che formato adottare, come impostare il file, quali caratteri usare per i titoli o per il corpo del testo, oppure quali voci inserire nell’indice. Si tratta di domande assolutamente legittime.
Spesso, un autore pensa di doversi occupare di ogni aspetto del lavoro: dalla scrittura alla correzione, dall'editing alla revisione, fino all'organizzazione del layout e all'impaginazione, e magari anche della realizzazione della copertina. È proprio in questi casi che l’editore ha il compito di intervenire e chiarire quali siano le responsabilità dell’autore, e quando invece sia opportuno affidarsi a professionisti del settore per ottenere un risultato all’altezza delle proprie aspettative.
Scelta del programma
Quando si tratta di preparare testi, la scelta del software giusto può fare la differenza nel rendere il lavoro efficiente e produttivo. Esaminiamo alcune opzioni popolari: Office 365, LibreOffice/OpenOffice, Documenti di Google, considerando i loro punti forti e le applicazioni ideali.
Se uno scrittore decide di avvalersi di una casa editrice con uno studio grafico dedicato, potrebbe essere utile utilizzare un programma che sia compatibile con i software utilizzati dallo studio grafico. Questo garantirà una transizione fluida dei file e una migliore collaborazione tra autore e studio grafico. Inoltre, alcuni programmi offrono funzionalità specifiche per la preparazione dei file destinati alla pubblicazione, come la gestione dei segni di formattazione invisibili e la possibilità di esportare il testo in formati adatti alla stampa.
Quando si tratta di preparare testi, la scelta del software giusto può fare la differenza nel rendere il lavoro efficiente e produttivo. Esaminiamo le opzioni popolari: Office 365, LibreOffice/OpenOffice, Documenti di Google e Pages, considerando i loro punti forti e le applicazioni ideali.
Office 365
- Punti Forti
- Accesso a una vasta gamma di strumenti come Word, Excel, PowerPoint e Outlook.
- Integrazione con OneDrive per l'archiviazione in cloud, consentendo l'accesso ai documenti da qualsiasi dispositivo.
- Funzionalità avanzate di collaborazione in tempo reale tramite Microsoft Teams.
- Applicazioni Ideali
- Lavoro individuale o in gruppi con esigenze di collaborazione complesse.
- Progetti che richiedono funzionalità avanzate di formattazione e personalizzazione.
LibreOffice/OpenOffice
- Punti Forti
- Software gratuito e open source con una vasta gamma di funzionalità simili a Microsoft Office.
- Nessun costo di abbonamento e piena personalizzazione delle impostazioni.
- Supporto per molteplici piattaforme, inclusi Windows, macOS e Linux.
- Applicazioni Ideali
- Lavoro individuale o collaborativo su progetti che non richiedono un'integrazione avanzata con altri strumenti o archiviazione cloud.
Documenti di Google
- Punti Forti
- Collaborazione in tempo reale semplice ed efficace, consentendo a più utenti di modificare lo stesso documento contemporaneamente.
- Archiviazione automatica dei documenti su Google Drive, accessibile da qualsiasi dispositivo con connessione Internet.
- Facile condivisione e revisione dei documenti tramite link condivisibili.
- Applicazioni Ideali
- Progetti che richiedono una collaborazione costante e immediata tra più utenti.
- Lavoro su documenti che devono essere facilmente accessibili da remoto.
Pages di Apple
- Punti Forti
- Gratis per gli utenti Apple: Pages è incluso gratuitamente su tutti i dispositivi Apple, il che lo rende una soluzione immediata e accessibile.
- Interfaccia intuitiva e gradevole: È pensato per essere semplice da usare, con un’estetica moderna e curata.
- Ottimo per layout visivi: Offre strumenti flessibili per una prima impaginazione o per dare forma a testi già in fase avanzata, anche con immagini.
- Integrazione con iCloud: Permette di lavorare su iPad, iPhone e Mac, sincronizzando tutto in automatico.
- Applicazioni Ideali
- Ottimo se ci si muove nell'ecosistema di Apple tra Mac, iPad e iPhone in maniera perfettamente sincronizzata grazie al salvataggio automatico e costante di iCloud.
- Ottimo per la prima stesura del manoscritto. Puoi iniziare a scrivere in libertà, formattare con uno stile pulito e lineare, usare titoli e paragrafi in modo chiaro.
Confronto Comparativo
- Se lavori principalmente in modo individuale e cerchi funzionalità avanzate di formattazione e personalizzazione, Office 365 potrebbe essere la scelta migliore.
- Se preferisci una soluzione gratuita e hai bisogno di compatibilità con diverse piattaforme, LibreOffice/OpenOffice potrebbe essere l'opzione più adatta.
- Se la collaborazione in tempo reale e l'accesso da remoto sono fondamentali per il tuo lavoro, i Documenti di Google potrebbero essere la scelta ideale.
- Se sei un utilizzatore Apple e vuoi un'interfaccia semplice e non hai esigenze di collaborazione, Pages può essere una valida alternativa.
- In conclusione, la scelta del programma dipende dalle tue esigenze specifiche di lavoro e collaborazione. Valuta attentamente le caratteristiche e le funzionalità di ciascuna opzione per trovare quella che meglio si adatta al tuo stile di lavoro e alle tue esigenze professionali.
Preparare correttamente il file
Una volta scelto il programma di scrittura più adatto alle proprie esigenze, è il momento di impostare correttamente il lavoro. Prima ancora di scrivere, è fondamentale stabilire che tipo di prodotto vogliamo realizzare: si tratta di un saggio scientifico? Un romanzo? Una raccolta di poesie? Un manuale tecnico? Un testo scolastico o divulgativo?
La natura del libro condiziona tutto il processo successivo. In base a questo, possiamo iniziare a costruire una struttura coerente e funzionale al contenuto.
Definire la struttura del libro
Poniamoci alcune domande chiave:
- Il libro è suddiviso in parti?
- Ogni parte comprende capitoli? E i capitoli contengono sottocapitoli o sezioni ulteriori?
- Sono presenti tabelle, grafici o immagini a supporto del testo?
- Vengono utilizzati elenchi puntati o numerati?
- È un testo didattico o accademico, con frequenti citazioni e note a piè di pagina?
- È un romanzo con dialoghi, cambi di punto di vista e narrazione fluida?
Tutte queste caratteristiche influiscono direttamente sul modo in cui dovremo preparare, suddividere e gestire il file. È quindi importante progettare il manoscritto sin dall’inizio con una certa logica: ciò renderà il lavoro più ordinato per l’autore, e molto più semplice e rapido per l’editore o lo studio grafico al momento dell’impaginazione.
Creare un progetto e stabilire regole di gestione del testo
Stabilito il tipo di libro, sarà utile:
- Definire gli stili da utilizzare per titoli, paragrafi, citazioni, ecc.
- Decidere se e come numerare i capitoli.
- Uniformare la scrittura di elementi ricorrenti (come i dialoghi, le note o le citazioni).
- Annotare eventuali indicazioni per l’editore (ma con criterio, evitando di "impaginare" il libro da sé).
Un file ordinato, chiaro, pulito e strutturato in modo coerente non solo valorizza il lavoro dell’autore, ma facilita ogni passaggio successivo della filiera editoriale.
Come diciamo spesso:
"Meno lavora l’autore, meno lavorano i grafici."
Non perché l’autore debba fare poco, ma perché più il testo è essenziale, pulito e ben organizzato, meno dovremo “disfare” per poi ricostruire professionalmente.
Gestire le immagini
L’impaginazione di un libro non è soltanto un processo tecnico: è anche un’arte visiva. Un volume ben impaginato risulta più gradevole, più leggibile e, in definitiva, più professionale. E se è vero che "un bel vestito non fa la persona", nel mondo editoriale può sicuramente fare la differenza. Quando si intende inserire immagini nel proprio lavoro – siano esse fotografie, illustrazioni, grafici o tabelle – è importante adottare un metodo diverso rispetto a quello usato, ad esempio, per una presentazione personale o un file di scrittura quotidiana. Questo è particolarmente vero se ci si affida a un editore e a uno studio grafico per la realizzazione finale del volume.
Cosa evitare
Sebbene la maggior parte dei programmi di scrittura consenta di inserire immagini esattamente nel punto desiderato del testo, questo comportamento può creare complicazioni nella fase di impaginazione professionale. Le immagini “incollate” nei file spesso:
- risultano di bassa qualità,
- sono difficili da estrarre senza perdita di risoluzione,
- generano problemi di compatibilità tra software,
- rallentano il lavoro di impaginazione.
Cosa fare
1. Raccogliere le immagini in una cartella separata
Create una cartella apposita con tutte le immagini che intendete utilizzare. Ogni file deve essere originale e in alta risoluzione. Vanno bene fotografie scattate con una buona fotocamera, file ricevuti da fonti affidabili o scansioni professionali di materiali stampati (foto d’epoca, articoli, illustrazioni). Evitate immagini prelevate da WhatsApp o altri sistemi compressivi: possono apparire nitide sul telefono, ma non sono adatte alla stampa.
2. Nominare i file in modo ordinato
Utilizzate una numerazione progressiva con tre o quattro cifre (es. 001.jpg, 002_titolo.jpg) e, se possibile, accorciate i nomi file per renderli gestibili. Evitate sempre caratteri speciali nei nomi, in particolare lo slash (/), che può creare errori di lettura nei sistemi.
3. Organizzare secondo la struttura del libro
Se il vostro volume è suddiviso in capitoli o sezioni, potete adottare una nomenclatura che rifletta questa organizzazione. Ad esempio:
- 03_015_Mappa_Italia.jpg → Capitolo 3, immagine 15
-
05_001_Ritratto_Autore.jpg → Capitolo 5, immagine 1
Questo sistema è particolarmente utile per volumi ricchi di contenuti visivi, come testi scientifici, storici o didattici.
4. Collegare le immagini al testo
Nel file del manoscritto non inserite l’immagine, ma indicatela chiaramente nel punto desiderato con una nota del tipo:
[Immagine_015: Mappa dell’Italia romana]
In questo modo il grafico potrà posizionarla correttamente e sapere anche cosa rappresenta.
Diritti d'autore
L’utilizzo di immagini all’interno di un’opera editoriale deve sempre rispettare le norme sul diritto d’autore. È importante sapere che:
- Non tutte le immagini trovate online sono libere da diritti. Anche se sono facilmente accessibili sul web, ciò non significa che possano essere usate liberamente per scopi editoriali o commerciali.
-
Usare solo immagini royalty free o con licenza d’uso esplicita:
È possibile attingere in sicurezza da piattaforme che forniscono immagini gratuite o con licenza aperta, come:- Unsplash.com
- Pexels.com
- Pixabay.com
- Wikimedia Commons (verificando sempre le condizioni di licenza della singola immagine)
-
Attenzione alla presenza di persone nelle fotografie
Se nelle immagini sono ritratti individui riconoscibili, è obbligatorio disporre di una liberatoria firmata dalla persona fotografata, a meno che l’immagine non sia stata acquisita da una fonte che garantisce la copertura legale per l’uso editoriale. -
Immagini da archivi privati o pubblicazioni
Se si desidera utilizzare foto tratte da riviste, libri, siti, archivi o altri contenuti coperti da copyright, è necessario chiedere esplicitamente il permesso all'autore o al detentore dei diritti.
In sintesi
Per evitare problemi legali e garantire una pubblicazione sicura:
- Usate solo immagini di cui possedete i diritti.
- Scegliete fonti affidabili con licenze chiare.
- In caso di dubbio, chiedete consiglio all’editore o al grafico editoriale.
Le didascalie
Quando si inseriscono immagini all’interno di un’opera editoriale, la didascalia è un elemento fondamentale per fornire contesto, chiarimenti o riferimenti. Per agevolare il lavoro del grafico e garantire una corretta impaginazione, consigliamo di non scrivere le didascalie direttamente sotto le immagini nel file di testo, ma di organizzarle in un documento separato.
- Create un documento di testo (es. .docx o .odt) dedicato alle sole didascalie.
- Per ogni immagine, scrivete il numero di riferimento corrispondente al nome del file immagine (es. 001, 002, 003, ecc.).
- A fianco di ogni numero, riportate la didascalia completa, concisa ma esaustiva, indicando eventuali fonti se necessario.
- Mantenete uno stile coerente in tutte le didascalie (tempo verbale, punteggiatura, presenza o assenza di punto finale).
- Se l’immagine è una riproduzione di opera d’arte o documento storico, aggiungete anche le informazioni di provenienza e l’eventuale copyright.
- In caso di immagini tecniche o grafiche esplicative, la didascalia può contenere anche riferimenti al capitolo o alla sezione di pertinenza.
- Eventuali Legende necessarie alla lettura di un grafico è consigliabile inserirle in didascalia anziché nell'immagine per uniformare font e dimensione.
La revisione
Le bozze di stampa: cosa controllare
Una volta che il testo è stato impaginato graficamente, si entra nella fase delle bozze di stampa, un passaggio cruciale che permette di controllare il lavoro nel suo aspetto finale. È importante ricordare che, in questa fase, l’obiettivo non è più riscrivere, ma rifinire, ovvero correggere refusi, sistemare piccoli errori e uniformare eventuali incongruenze formali.
Prima revisione: il file fornito dallo studio grafico
Quando il libro presenta molti elementi grafici (immagini, grafici, tabelle), è buona prassi procedere a una prima revisione su un file impaginato privo di immagini, per verificare che:
- Le strutture siano state interpretate correttamente (capitoli, sottocapitoli, parti, sezioni)
- Le indicazioni stilistiche siano state recepite
- Il testo scorra in modo fluido e coerente, senza errori né omissioni
In questa fase, il file PDF fornito dallo studio grafico è lo strumento di lavoro ufficiale. È fortemente sconsigliato intervenire sul vecchio file Word, ODT o Pages: qualsiasi modifica dovrebbe avvenire direttamente sul PDF tramite commenti (funzione "Annota" di Acrobat o altri lettori PDF), oppure, in caso di riscritture più ampie, inviando solo le parti interessate, ben identificate e con indicazione chiara del punto di sostituzione.
Questo metodo permette di lavorare in modo ordinato, evitando confusione e garantendo un controllo più sicuro e condiviso tra autore ed editore.
Come segnalare le correzioni
Durante la fase di revisione delle bozze impaginate, è fondamentale utilizzare strumenti pratici e precisi per comunicare eventuali modifiche all’editore o allo studio grafico. Ecco le tre modalità più comuni ed efficaci:
1. PDF commentato
È lo strumento più diretto, economico e ormai ampiamente utilizzato. Acrobat Reader (gratuito) consente di:
- inserire note a margine
- evidenziare il testo da correggere
- suggerire modifiche puntuali
Questo metodo garantisce chiarezza e una tracciabilità immediata degli interventi, mantenendo il layout originale della pagina.
2. Documento separato
Nel caso in cui si debbano riscrivere parti estese di testo, è preferibile creare un file a parte (Word, ODT o Pages) contenente esclusivamente:
- la nuova versione del paragrafo o sezione
- un’intestazione chiara che indichi dove deve essere inserito (es. “Sostituisce il testo a pagina 23, capitolo 4, dopo il titolo ‘Introduzione alla teoria’”).
Questo evita confusioni e permette una lavorazione ordinata, soprattutto nei testi complessi.
3. Correzioni su carta
Molti autori, soprattutto quelli più abituati alla lettura su supporto fisico, preferiscono stampare il file PDF e annotare le correzioni a mano.
È una scelta perfettamente valida, purché:
- le annotazioni siano chiare e leggibili
- si utilizzino simboli standard (es. eliminazione, inserimento, sostituzione)
- venga scannerizzata o fotografata in buona qualità e restituita allo studio in tempi brevi
Questa modalità può essere particolarmente utile quando si vuole fare una lettura immersiva, più simile a quella del lettore finale.
Quante fasi di revisione?
Solitamente si prevedono una o due tornate di bozze, salvo situazioni eccezionali. Dopo la prima revisione del testo, si potrà procedere all’inserimento di immagini e grafici, con una successiva verifica finale. È importante concentrare le modifiche nella prima bozza, per evitare ritardi o interventi grafici complessi in fasi avanzate.
Riepilogo
Mantieni la Formattazione Minima
- Limita l'uso degli stili di formattazione a un minimo indispensabile. Preferisci uno o due stili di testo per enfatizzare parole o frasi importanti.
- Evita formattazioni complesse e superflue come colori di testo, sfondi, eccessivi stili di carattere o dimensioni di font diverse.
Utilizza Formattazioni Standard
- Preferisci stili di formattazione standard come grassetto o corsivo per enfatizzare parti del testo anziché creare nuovi stili personalizzati.
- Mantieni la coerenza nell'uso dei stili di formattazione in tutto il documento.
Elimina Indicazioni Superflue
- Rimuovi eventuali indicazioni di formattazione o note che non sono necessarie per la comprensione del testo finale.
- Elimina segni di formattazione invisibili che potrebbero essere inseriti automaticamente dai programmi di scrittura.
Fai una Revisione Completa
- Prima di inviare il tuo testo allo studio grafico o all'editore, esegui una revisione completa per correggere eventuali errori di ortografia, grammatica o punteggiatura.
- Assicurati che il testo sia coerente e ben strutturato, con una chiara gerarchia di titoli e paragrafi.
Sii aperto al Feedback
- Accetta il feedback degli editori o dei grafici con mente aperta e utilizza le loro indicazioni per migliorare la qualità del tuo testo.
- Lavora in collaborazione con lo studio grafico per garantire che il tuo lavoro venga impaginato in modo efficace e rispettoso della tua visione creativa.
Non impaginare le immagini
- Non inserire le immagini direttamente nel file di scrittura: appesantiscono il documento, riducono la qualità e complicano l’impaginazione.
- Fornire le immagini in una cartella separata: rinominate in modo ordinato e segnalate nel testo il punto in cui andranno inserite.
Fai una Revisione Completa
- Controlla ortografia, grammatica e punteggiatura prima dell’invio.
- Verifica la struttura gerarchica: parti, capitoli, paragrafi.
- Chiediti: il lettore capirebbe il flusso del testo anche senza immagini?
I modelli linguistici avanzati (IA)
Nell'era digitale, gli autori hanno a disposizione strumenti innovativi per supportare il processo di realizzazione di un libro. I bot di Intelligenza Artificiale (IA), come ChatGPT, Gemini e altri modelli linguistici avanzati, possono essere validi alleati in diverse fasi del percorso.
Come sfruttare i bot IA:
- Brainstorming e sviluppo dell'idea: Se ti trovi nella fase iniziale e hai bisogno di stimolare la creatività o esplorare diverse angolazioni per la tua storia o saggio, puoi interagire con un bot IA per generare idee, sviluppare concetti e superare il blocco dello scrittore.
- Strutturazione del progetto: Hai bisogno di definire una struttura logica per il tuo libro? Puoi chiedere al bot di aiutarti a creare schemi di capitoli, sezioni e sottosezioni, organizzando i contenuti in modo coerente e funzionale.
- Creazione di schemi di uniformità: Per garantire coerenza stilistica e terminologica nel tuo testo, puoi utilizzare l'IA per generare elenchi di termini chiave, suggerimenti di stile o modelli di formattazione da seguire.
- Supporto alla ricerca: Se il tuo libro richiede una fase di ricerca approfondita, i bot IA possono aiutarti a trovare informazioni rilevanti, riassumere testi o suggerire fonti utili (ricorda sempre di verificare l'attendibilità delle informazioni).
- Revisione e miglioramento del testo: Sebbene non sostituiscano la revisione umana professionale, i bot IA possono essere utili per una prima analisi del testo, evidenziando potenziali errori grammaticali, stilistici o di coerenza. Possono anche suggerire alternative di phrasing o aiutare a migliorare la scorrevolezza del testo.
È importante ricordare che:
- I bot IA sono strumenti di supporto e non sostituiscono il pensiero critico, la creatività e la competenza dell'autore.
- Le informazioni generate dall'IA devono sempre essere verificate e contestualizzate.
- Quando si utilizzano bot IA per la revisione, è fondamentale affidarsi comunque a un editor umano per una correzione accurata e sensibile alle sfumature del testo.
Integrare l'IA nel processo di scrittura può ottimizzare alcune fasi, liberando l'autore per concentrarsi sugli aspetti più creativi e di contenuto del proprio lavoro. Sperimentare con questi strumenti può portare a nuove prospettive e a un flusso di lavoro più efficiente.
Siti utili
- https://www.aib.it/
- https://accademiadellacrusca.it/
- https://sba.unibo.it/it/servizi/formazione/guida-alla-citazione-delle-fonti-bibliografiche?utm_source=chatgpt.com
- https://www.aaccademia.it/ita/riviste/mimesis-journal/norme-redazionali?utm_source=chatgpt.com
- https://www.accademiavenezia.it/upload/docs/docenti/file/178/Norme_Redazionali.pdf?utm_source=chatgpt.com
- https://gemini.google.com/
- https://chatgpt.com/
- https://sapere.virgilio.it/parole/sinonimi-e-contrari/
- https://www.treccani.it/vocabolario/